martedì 14 dicembre 2010

Sei grande grande grande (e le mie pene me le ricordo ancor di più)


Era il 1971 quando Mina incideva "Grande, grande, grande"; oggi invece nel supplemento al Bollettino di Finanza Pubblica di Bankitalia si legge il dato aggiornato del nostro Debito Pubblico: 1.867,398 miliardi di euro! A leggerlo viene subito la voglia di intonare la canzone di Mina.
In appena un mese (da settembre a ottobre) è aumentato di 23 miliardi di euro, mentre dall'inizio dell'anno la crescita è stata di 104 miliardi, con un incremento del 5,9%.
Il vortice del debito eterno continua senza sosta e senza via di uscita.
Intanto l'asta spagnola ha portato a un brusco aumento dei rendimenti dei titoli di stato del paese; mentre la moralizzatrice S&P ha messo sotto osservazione il rating del Belgio (quasi tecnicamente insolvente). Anche le condizioni creditizie della Spagna resteranno difficili per almeno un anno e il paese iberico potrebbe aver bisogno di un intervento d'emergenza come Grecia e Irlanda.
In sostanza Grecia, Irlanda e Portogallo sono già insolventi e la Spagna li segue a ruota; in Italia quasi 600.000 lavoratori coinvolti nella cassa integrazione con un taglio alla busta paga mediamente superiore ai 7.500 euro; quasi il 5% delle famiglie che hanno un mutuo sono in difficoltà nel pagare la rata mensile e risultano dunque insolventi; in un solo mese i disoccupati sono aumentati di 93mila unità; rialzo sui prezzi di benzina e diesel.
Ma tanto che importa, il governo dei "miracoli" ha preso la fiducia (tra compravendita di voti e tradimenti) e sono tutti contenti.

Salvatore Tamburro

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