giovedì 24 febbraio 2011

Caio o è troppo buono o è troppo idiota - caso R.B.S.


Ecco l'ennesimo caso in cui i banchieri riescono a lavarsi le mani dei loro "orrori finanziari" e far ricadere tutte le colpe sulla comunità. Ma non appena le cose migliorano ecco che si riappropriano della ricchezza.
E' il caso della Royal Bank of Scotland che era stata nazionalizzata (cedendo il 74% al Tesoro inglese) a causa di un deficit di 6 miliardi di sterline nel 2009. Ora per l'anno 2010, invece, chiude con un utile operativo positivo di 1,9 miliardi di sterline e, udite udite, i banchieri stanno preparando un piano strategico per privatizzarla, ossia farla ritornare nelle loro mani.
Siamo alle solite: per i banchieri vale la regola di nazionalizzare le perdite (quando le cose vanno male) facendo ricadere i sacrifici sulla comunità e di privatizzare gli utili (quando le cose vanno bene) per tenere i guadagni stretti nelle loro tasche.
E il tutto avviene con la complicità dei governi, che elargiscono i fondi salva-banche generati dalla pressione fiscale, ossia attraverso i soldi dei cittadini provenienti dal pagamento delle tasse.
Se il cittadino vedesse nelle imposte versate un ritorno in termini di miglioramento nei servizi pubblici offerti non sarebbe poi così grave, ma vedere i propri soldi spesi per salvare delle banche private, coprire i buchi di bilancio di queste nazionalizzandole, per poi riconcederle nuovamente ai banchieri privati quando si generano utili ecco che allora diventa per i cittadini una presa in giro.
E' come se Tizio (il banchiere) giudando ubriaco facesse un incidente con la sua auto (la banca); Caio (lo Stato=noi) compra l'auto incidentata da Tizio, la ripara dal carrozziere a sue spese ed una volta che l'auto ritorna come nuova di zecca la riconsegna nelle mani di Tizio gratuitamente.
Caio o è troppo buono o è troppo idiota da non accorgersi della truffa.

Salvatore Tamburro

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