Lo sciacallo Troika (Ue, BCE e FMI) si sta preparando a spolpare carne da una nuova carcassa: l'Italia.
Così come hanno fatto e stanno facendo con la Grecia che la tengono in vita, alla stregua di un malato in coma a cui non vogliono staccare la spina, stessa cosa faranno con l'Italia.
Tremonti studia una maxi-cedola dai gioielli di Stato, ossia sta facendo effettuare una valutazione contabile sul patrimonio e sulla liquidità distribuibile (sotto forma di dividendo straordinario) da alcuni gruppi statali come Fintecna, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Sace e Sogei. Basta leggere tra le righe che si tratta di un'operazione atta a quantificare eventuali privatizzazioni che verranno tra non molto imposte sotto ricatto della Troika.
Le operazioni di tamponamento del fondo salva-Stati europeo Efsf non servono a nulla ai paesi già in default tecnico, se non a prolungare una lenta agonia e fare in modo che la troika abbia tutto il tempo necessario a spolpare i beni pubblici dello Stato.
Ovvio che non lasceranno mai fallire un paese come la Grecia finchè non sarà stata depredata a dovere.
Intanto oggi l'Istat dice che gli italiani non risparmiano più: emerge che la propensione al risparmio degli italiani è crollata nel secondo trimestre del 2011 all'11,3% in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,2 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2010. E' il dato più basso dall'inizio del 2000. I dati confermano l'ovvio: se non c'è lavoro, se la disoccupazione giovanile sale al 27,6%, se le imprese chiudono, se c'è perdita di potere d'acquisto della moneta....mi dite voi gli italiani come fanno a risparmiare, mettendo da parte dei soldi?
Altro segnale da tenere sotto controllo è l'asta dei titoli di stato fatta ieri: c'è stata una mega-emissione di titoli di stato per 7,85 miliardi di euro effettuata dal Tesoro italiano, con rendimenti in salita, tipo i titoli decennali saliti ai massimi dall'introduzione dell'euro al 5,86%. Tradotto in parole povere: stanno cercando di rendere i nostri titoli di stato, con la complicità delle prostitute della finanza (le agenzie di rating), più "appetibili" sul mercato aumentando i rendimenti, con la conseguenza che stiamo pagando sempre più interessi sul debito.
Salvatore Tamburro