martedì 25 febbraio 2014

RENZI, LA PATRIMONIALE E L'ADDESTRAMENTO CINOFILO


Molti addestratori cinofili per addestrare il proprio cane utilizzano comandi in tedesco, poichè ritengono siano più secchi e di facile apprendimento per il proprio fido.
Ad esempio:
FUSS=PIEDE
SITZ=SEDUTO
PLATZ=TERRA
BLEIBE=RESTA
AUS=LASCIA
KOMM=VIENI
RUHE=ZITTO
e così via. 
Sono sicuro che il governo renziano sia stato addestrato prima della mostra e già si intravedono i primi risultati.

La squadra di Renzi offre la possibilità a studiare un fenomeno macro-economico interessante ed allo stesso tempo dal risvolto sbalorditivo, ossia quello di tagliare miliardi da una parte per piazzarli da un'altra parte allo scopo di far crescere l'economia, generare posti di lavoro e vivere tutti felici e contenti. Peccato sia impossibile attendersi tali risultati, ecco perchè il governo renziano è già morto e fallito in partenza.

Presumo che Delrio, Padoan, Gutgeld e figuriamoci Renzi, non abbiamo mai letto un libro di Keynes, nè tanto meno un suo breve articolo. Se Keynes fosse vivo e analizzasse i progetti di riforme del nuovo governo prenderebbe Renzi di faccia e gli direbbe: "Come cazzo fai ad aumentare il PIL senza aumentare il denaro in circolazione? Che tu decida di tagliare qua per mettere lì non serve ad una cippa! Somaro!" Probabilmente lo direbbe con maggior garbo, ma la sostanza sarebbe quella.
Ovviamente sappiamo che Renzi non conta nulla, non è altro che l'ennesimo burattino nelle mani della finanza internazionale posto lì per fare gli interessi dei "poteri forti". Lui, come i suoi precedessori non eletti democraticamente (Monti e Letta), sono dei meri esecutori.

Vi dico tre nomi che da soli dovrebbero bastarvi per capire la direzione del tracollo che a breve prenderà l'Italia con un governo del genere:

1) Yoram Gutgeld, consigliere economico di Matteo Renzi, già prima della salita al Colle di Renzi affermava che: "Se fossi ministro farei privatizzazioni subito e tagli alle pensioni"

2) Michael Ledeen, una delle menti della politica estera del segretario del Partito democratico Matteo Renzi, nonchè in passato consulente strategico per la Cia e per la Casa Bianca. Ledeen è stato la mente della strategia aggressiva nella Guerra Fredda di Ronald Reagan, è stato la mente degli squadroni della morte in Nicaragua, è stato consulente del Sismi negli anni della Strategia della tensione, è stato una delle menti della guerra al terrore promossa dall’Amministrazione Bush, oltre che teorico della guerra all’Iraq e della potenziale guerra all’Iran, è stato uno dei consulenti del ministero degli Esteri israeliano.

3) Carlo Padoan, ministro dell'economia. In Argentina lo ricordano per aver spinto il Paese sudamericano nell’abisso economico; ex dirigente del FMI, ex consulente della Bce ed ex vice segretario dell’Ocse. Forte sostenitore della patrimoniale.

Quanto alla PATRIMONIALE, questa non è altro che il preambolo di quello che il FMI ha già preannunciato diversi mesi fa: un prelievo forzoso sui conti correnti. Ultimamente si parla spesso di patrimoniale da imporre agli italiani. Sarà mica perchè l’Italia ha il più grande risparmio privato d’Europa, ossia circa otto mila miliardi di ricchezza accantonati dai cittadini italiani durante i decenni dal dopo guerra in poi? "A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina" diceva un politico mafioso italiano, poi prescritto per reato di partecipazione in associazione a delinquere (Cosa Nostra).
Se poi a proporla è anche il numero uno della Bundesbank, ossia Weidmann secondo il quale: "Un paese in crisi deve pagare da sè i propri debiti, anche a costo di una patrimoniale. Inutile l'Omt, perchè mette a rischio l'indipendenza della Bce". Qualcuno ricordi a Weidmann che faremmo volentieri a meno dell'indipendenza della BCE e del diktat di Berlino se avessimo la nostra sovranità monetaria!

E mentre qui da noi si pensa a cosa tagliare e a come tassare i risparmi degli italiani per ricavare tra l'altro poche briciole che non servirebbero nè a risollevare l'economia, nè ad estinguere il debito pubblico (illegale, tra l'altro) e nè a generare occupazione, dall'altra parte del mondo il PIL aumenta a livelli che qui da noi ci sognamo, come in Giappone dove stanno creando moneta al ritmo di 50 miliardi di dollari al mese, solo come Banca Centrale; mentre in Cina dove stampano 340 miliardi di euro al mese.
Attenzione: non sto parlando di emissioni annuali, ma di emissioni MENSILI!
Come fanno? Le banche centrali sono pubbliche, sotto lo stretto controllo del governo, stampano moneta e finanziano investimenti pubblici che danno linfa vitale all'economia, riattivando le imprese portandole ad assumere nuovi lavoratori e, di conseguenza, portando ad incrementare i consumi e a far crescere il PIL.

Inoltre, visto che Renzi e la sua squadra di "esperti" mira a stanare 30 miliardi di euro dal sommerso gli offro un consiglio gratuito: con l'ausilio della magistratura e della guardia di finanza, andasse ad esaminare tutti i tracciamenti bancari dei principali istituti di credito italiani, fondazioni e fondi di investimento verso i paradisi fiscali, sono sicuro che sarebbe contento di trovare una cifra di molto superiore ai 30 miliardi di euro che spera di trovare raschiando, invece, le tasche ormai vuote dei piccoli artigiani e commercianti che hanno deciso di sopravvivere a questo sistema fiscale illegale, invece di scappare da questo Paese.

Salvatore Tamburro

domenica 2 febbraio 2014

ENRICO LETTA: "LA CRISI E' FINITA". TAMBURRO SMENTISCE.


Mi rendo conto che uno dei compiti di un presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana sia anche quello di infondere fiducia ed ottimismo, sia verso i propri connazionali, sia quando si va all'estero a cercare investitori a cui svendere "i gioielli di famiglia" , attraverso le privatizzazioni e sia (soprattutto) verso i propri datori di lavoro (i mercati borsistici).

Enrico Letta intervistato in diretta da Al Arabiya ha detto: “Investite in Italia che offre opportunità: la crisi è superata“. E ancora: "La situazione è stata veramente difficile negli ultimi cinque anni, c'è stata la crisi dell'eurozona, l'Italia era in difficoltà per il debito pubblico, ora siamo a un un punto di svolta, io sono ottimista perchè per la prima volta tagliamo il debito dopo 6 anni, la situazione sta cambiando, la crescita sarà l'1% quest'anno e il 2% l'anno prossimo. La situazione sta cambiando verso la stabilità, io presento qui un piano di grandi privatizzazioni, una grande opportunità di investire in Italia". 

Vorrei ricordare al premier Letta che il suo ottimismo è un sentimento strettamente personale, ma i fatti e i dati confermano il contrario delle sue previsioni e urge quindi smentire quanto ha affermato da Al Arabiya
L'Italia non è affatto un paese che ha superato la crisi: il debito pubblico è in costante aumento; i consumi sono fermi; siamo in piena deflazione economica; le imprese, non riuscendo a vendere a determinati prezzi i beni e servizi prodotti, finiscono per collocarli (svenderli) a prezzi inferiori; di conseguenza le imprese sono obbligate a ridurre gli investimenti e i costi del lavoro, generando disoccupazione.

In Europa abbiamo 20 milioni di disoccupati. In Italia la disoccupazione generale è al 12,7 per cento, mentre tra i giovani il tasso di disoccupazione è al 41,6 per cento (dati di dicembre 2013). Questi sono livelli record di disoccupazione che evidenziano disagi non solo economici, ma anche sociali.

Con uno scenario economico così nefasto, caro premier, le sembra che l'Italia sia un Paese fuori dalla crisi?