venerdì 29 aprile 2016

Considerazioni sul FONDO ATLANTE


Perchè il Governo non si impegna per creare un fac-simile del FONDO ATLANTE anche per salvare le imprese italiane (3.619 fallimenti dichiarati solo nel I trimestre del 2016), invece di creare un fondo di investimento atto a sostenere unicamente le banche lontane dall'economia reale del Paese?
N.B.: Atlante impiegherà anche fino a 3-4 miliardi di euro per l'acquisto della parte più a rischio delle sofferenze bancarie, le tranche cosiddette junior. Per una banca poter piazzare le proprie tranche junior dopo la cartolarizzazione delle sofferenze significa fare uscire completamente i crediti in sofferenza dai bilanci.
Non sarebbe bello se anche le PMI avessero facoltà di scaricarsi delle loro sofferenze e ripulire i loro bilanci?
Poi ci sarebbe da domandarsi: se oltre a banche e fondazioni bancarie arrivano risorse anche dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) tali risorse non si configurerebbero come "aiuti di Stato" vietati dall'Ue? 
Perchè quando si tratta di salvare i risparmiatori italiani (v. banca Etruria) con il Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD) sono aiuti di Stato (quindi vietati), e quando bisogna finanziare le banche invece l'Unione europea fa finta di nulla?

Ma si sa...per le banche vale sempre il detto "Too big to fail"

Salvatore Tamburro